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Il nostro tempo è limitato, per cui non lo dobbiamo sprecare vivendo la vita di qualcun altro. Non facciamoci intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciamo che il rumore delle opinioni altrui offuschi la nostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo, essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario.
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MODELLO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO: RISPOSTE ED ISTRUZIONI DELLA REGIONE PIEMONTE – PARTE 2°
A pochi mesi dalla pubblicazione della prima parte del documento recante istruzioni per il corretto uso del modello di valutazione del rischio chimico, di cui abbiamo già parlato in una precedente news, il gruppo di lavoro della Regione Piemonte torna con la pubblicazione di una seconda parte (cfr. allegato).
I punti chiariti sono di seguito sintetizzati:
- Come gestire i parametri “correttivi” per il calcolo dell’indice di Esposizione Stimato;
- Le modalità di utilizzo dei diversi criteri di classificazione dell’indice di Gravità (se sulla base degli effetti o delle Tabelle 3A e 3B riportate nel Modello);
- Il valore da attribuire all’indice di Gravità relativamente al rischio cutaneo;
- Come gestire le quantità di diverse sostanze/miscele con categoria di pericolosità omogena per la definizione del rischio cutaneo;
- Se e come considerare informazione, formazione e DPI per la valutazione del rischio residuo;
- Calcolo del rischio cumulativo e arrotondamenti;
- Necessità o meno di effettuazione di valutazione del rischio tramite modello misurato in diversi scenari.
Rimaniamo quindi ora in attesa dell’aggiornamento del modello che, come dichiarato anche in questo documento, è attualmente in fase di perfezionamento.
A cura di: Ing. Emanuela PISANU