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MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI: NUOVE LINEE DI INDIRIZZO PER L’APPLICAZIONE DEL D. LGS. 81/2008
ctd
, linee guida
, mmc
Le attività di movimentazione manuale dei carichi, diffuse in un grande numero di comparti e settori lavorativi (ad esempio: agricoltura; edilizia; cave e miniere; trasporti e traslochi; carico e scarico di merci e macchine industriali; magazzinaggio e facchinaggio; assistenza a bambini, anziani e disabili; assistenza a pazienti nelle strutture sanitarie; attività nei cimiteri; lavoro nei porti) possono portare a conseguenze negative e malattie professionali se non svolte in modo corretto.
Se con questo termine spesso ci si riferisce alla usuale attività manuale di sollevamento e/o abbassamento di carichi, in realtà con questa tipologia di movimentazione si deve intendere qualsiasi attività che comporti le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico per opera di uno o più lavoratori, comprese, ad esempio, le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico.
E proprio in ragione della diffusione della movimentazione manuale dei carichi e delle possibili conseguenze sulla salute dei lavoratori, è positivo che per la prima volta un piano nazionale, il Piano Nazionale della Prevenzione 2014 – 2018 (cfr. allegato), preveda un’attenzione significativa per la prevenzione delle malattie professionali, con particolare riferimento anche alle malattie dell’apparato muscolo scheletrico (MSK). Attenzione che si è concretizzata anche con la costituzione di un tavolo di lavoro nazionale, al quale partecipano le Regioni Puglia, Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Sardegna, Toscana, Veneto, Umbria e l’INAIL, con il coordinamento di Giorgio Di Leone (Regione Puglia).
A darne notizia e a fornire alcune informazioni sul tavolo di lavoro è una nota della Società Nazionale degli Operatori della Prevenzione (SNOP), che ricorda come a fronte delle “numerose iniziative avviate in molte Regioni negli anni scorsi per la prevenzione delle patologie MSK”, il principale obiettivo del tavolo di lavoro nazionale è quello di “definire strumenti e strategie comuni che consentano di avviare politiche di prevenzione complessive coerenti e condivise”.
Da questo punto di vista il primo risultato ottenuto dal tavolo di lavoro è stata l’approvazione da parte del Coordinamento Interregionale (CIP) del documento dal titolo “Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018: linee di indirizzo per l’applicazione del titolo VI e all. XXXIII° del D. Lgs. 81/08 e per la valutazione e gestione del rischio connesso alla Movimentazione Manuale di Carichi (MMC)”. Un documento che raccoglie linee di indirizzo che “tutte le Regioni dovranno adottare e che consentiranno un’interpretazione univoca sul territorio nazionale di un tema complesso come la movimentazione manuale dei carichi”, in linea con quanto indicato dal D.Lgs. 81/2008 e dalle norme ISO o UNI ISO 11228-1 – 2 – 3, UNI EN 1005-2 e ISO TR 12295.
Il tavolo nazionale MSK sta poi predisponendo altri documenti e strumenti di lavoro da sottoporre all’approvazione del Coordinamento Interregionale:
- “le linee di indirizzo per il sovraccarico biomeccanico degli arti superiori;
- le linee di indirizzo per la movimentazione assistita dei pazienti ospedalizzati;
- una scheda di autovalutazione aziendale sull’applicazione delle norme per la prevenzione dei rischi ergonomici, ad uso dei datori di lavoro e loro consulenti;
- una scheda di valutazione delle valutazioni dei rischi per quanto attiene i rischi di natura ergonomica, ad uso degli operatori degli organi di vigilanza delle ASL;
- una scheda di sopralluogo nelle aziende, mirata al rischio ergonomico, ad uso degli operatori degli organi di vigilanza delle ASL”.
Il documento “Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018: linee di indirizzo per l’applicazione del titolo VI e all. XXXIII° del D. Lgs. 81/08 e per la valutazione e gestione del rischio connesso alla Movimentazione Manuale di Carichi (MMC)” si compone in particolare di due parti.
I primi tre capitoli sono “destinati a tutti i potenziali utilizzatori interessati agli aspetti generali ed introduttivi alla valutazione e gestione del rischio connesso alla Movimentazione Manuale di Carichi (MMC)”.
La seconda parte (Allegato) è invece “destinata ad utilizzatori esperti che si trovino nella necessità di operare, con i metodi suggeriti nelle norme tecniche di riferimento, una valutazione dettagliata del rischio anche in situazioni in cui la movimentazione manuale risulti complessa. L’utilizzazione di questa seconda parte è strettamente legata alla conoscenza della prima parte”.
Il documento sottolinea che i contenuti riguardano prevalentemente gli aspetti di valutazione e gestione del rischio, mentre “gli aspetti relativi alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti a MMC saranno più dettagliatamente esaminati in un documento separato relativo alla sorveglianza sanitaria di tutte le patologie muscoloscheletriche da sovraccarico biomeccanico”.
A cura di: Dott.ssa Elena RICHERI